Il sole si stava abbassando lentamente sull’orizzonte, mentre mi sedevo sulla riva, di fronte alle onde calme del Mediterraneo ad Altavilla Milicia. C’era una dolcezza nell’aria, un profumo salato che portava con sé il ricordo di giornate passate al mare, di risate e silenzi, di momenti che avevo condiviso e altri che avevo vissuto solo per me stessa. Il mare sembrava parlare, con quella calma immensa che porta a guardarsi dentro, senza fretta e senza filtri.

Mentre osservavo le onde, il mio sguardo seguiva il loro movimento: venivano avanti, si rompevano in una danza perfetta e poi ritornavano, come per ricordarmi che tutto nella vita è un andare e venire, un lasciare andare e accogliere. Era come se il Mediterraneo mi stesse mostrando la via, invitandomi a scorrere, a fluire, proprio come quelle onde che sembravano nascondere un segreto millenario.

Con il mare come guida, lasciai che i pensieri mi portassero lontano, seguendo le onde interne che mi conducevano ai momenti vissuti, alle scelte fatte, ai sogni ancora in sospeso. E proprio come le onde, alcuni pensieri si infrangevano dolcemente, altri invece lasciavano un eco profondo, come se volessero ricordarmi qualcosa di importante.

E lì, seduta sulla riva di Altavilla Milicia, mi sentii parte di quel paesaggio, di quel ciclo naturale che era allo stesso tempo semplice e misterioso. Capii che, come il mare, avevo la forza di andare avanti e indietro, di tornare a me stessa ogni volta. Ogni onda era una storia, ogni risacca un promemoria di tutto ciò che avevo vissuto e di ciò che ancora mi aspettava.

Guardando quel mare, il mio viaggio interiore trovò pace, in un equilibrio instabile ma perfetto, proprio come le onde del Mediterraneo.

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