C’era una volta un piccolo villaggio di montagna, circondato dai suoni degli animali selvatici e dalla sua lussureggiante vegetazione. Questo angolo di paradiso si chiamava “Valle della Speranza”.


Le montagne proteggevano il villaggio come una madre affettuosa, e i suoi abitanti vivevano in armonia con la natura, rispettandola e prendendosene cura.


Ma oggi, purtroppo, la “Valle della Speranza” non esiste più.


Questa è la storia di una vecchia anziana, nonna Giulia, che ha vissuto la maggiore parte della sua vita in quel villaggio incantato.


Nonna Giulia era conosciuta per la sua saggezza e il suo amore per la terra.

Ogni mattina si svegliava con il canto degli uccelli e il profumo dei fiori selvatici che si diffondeva nella sua piccola casa di legno.


Era una custode devota della Valle della Speranza, insegnando ai suoi nipoti l’importanza di rispettare e proteggere l’ambiente.





Durante l’inverno, quando il vento gelido sferzava le montagne, nonna Giulia raccontava storie intorno al fuoco, storie di antiche alleanze tra gli abitanti del villaggio e gli animali della foresta.


Spiegava come ogni creatura, grande o piccola, avesse un ruolo cruciale nell’ecosistema della valle.


Ma un giorno tutto cambiò. Un consorzio di sviluppatori, attratto dalla bellezza selvaggia della Valle della Speranza, decise di costruire un resort di lusso.


Il progetto prometteva ricchezza e prosperità per il villaggio, ma a un costo molto alto.

Gli alberi furono abbattuti, i torrenti deviati e la fauna locale costretta a fuggire dalle loro terre ancestrali.


Nonna Giulia si oppose strenuamente alla distruzione della sua amata valle, ma non poteva vincere contro il dio denaro.

Infine, quando i bulldozer arrivarono per spianare l’ultima collina, nonna Giulia si sedette silenziosamente davanti a loro, pregando per un miracolo che non arrivò.


Fu portata via dalle forze dell’ordine, con le lacrime agli occhi e il cuore spezzato per la perdita della sua casa, della sua comunità e della sua amata Valle della Speranza.


Oggi, quel che resta del villaggio è solo un ricordo sbiadito nella memoria degli anziani e nelle storie raccontate dai più giovani. Il resort è stato costruito, attirando turisti da tutto il mondo con le sue lussuose strutture e le viste mozzafiato.


Ma per nonna Giulia e per coloro che hanno amato quella terra. “Valle della Speranza” non esiste più.



Gruppo 6


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